IN TEMPI DI CORONAVIRUS
E quando i virologi smisero di cianciare
lui, il virus, l’intruso disse:
Non fatevi illusioni
quando voi uomini grandi e grossi
sparirete dalla terra
- tra un milione di anni? di più? -
noi ci saremo ancora
è la legge della sopravvivenza,
fratelli del cosmo,
non l’abbiamo inventata noi
e non dite che siamo cattivi
per favore.
È il gioco dei bambini nel cortile!…
Mi illude che tutto sia normale
invece i tempi sono virali
e occorre essere virili…
Basta una palla per farli felici,
il virus rotondo rimbalza qua e là
ma non acchiappa nessuno:
troppo veloci le corse e le finte
troppo forti finalmente le risa.
I buoni e i cattivi segnava alla lavagna
il capoclasse con gioioso orgoglio
in assenza del maestro:
erano nomi tra noi amici
Ora si fa la conta dei numeri
numeri siamo dei vivi edei morti
sconosciute vite i morti
noti solo alle famiglie amate
sempre più lontani i vivi
chiusi in comode trincee
per chi gode di un rifugio
ma più vicini al cuore
nella speranza di un abbraccio forte
nei fiati di un bacio dolce e di una voce.