UN CANTO PER SEMPRE (SENZA PAROLE: MUSICA, MAESTRO!) di Gabriella Sala
UN CANTO PER SEMPRE di Gabriella Sala
Una tradizione africana racconta che il giorno della nascita di un bambino coincide con il momento nel quale la madre lo sente e lo percepisce per la prima volta nella propria mente (o, se si preferisce, nel proprio cuore).
«Ecco, mi sento pronta ad accoglierti, non sei ancora concepito ma attraverso il mio pensiero percepisco la tua presenza, il tuo spirito e la tua essenza. Camminerò nella natura alla ricerca di un albero un po’ speciale, mi adagerò ai suoi piedi, mentre le fronde mi parleranno ed ascolterò finché a me giungerà il tuo canto. Dopo che l’avrò ascoltato potrò portarlo e insegnarlo a colui che sarà tuo padre. Quel canto, così speciale e unico nella sua forma ed espressione, ci accompagnerà nell’unione d’Amore affinché tu possa ascoltare il nostro invito e raggiungerci. Nei dolci mesi d’attesa canterò, canterò con i miei piedi sulla terra, lasciando scie di suoni nell’aria e dolci parole che ti possano cullare tra le onde. Al ritmo del tuo canto danzeremo attorno al fuoco e le parole saranno insegnate a chi ti attende. Quando nascerai innalzeremo quel canto per darti il benvenuto. Quel canto verrà poi insegnato a tutta la famiglia e ogni membro diverrà pronto a ripeterlo ogniqualvolta ce ne sarà bisogno. Con tenerezza, quando tu, bambino, bambino, ti farai male, qualcuno ti prenderà tra le braccia e con il canto ti rassicurerà. Questo canto accompagnerà tutta la tua vita e sarà innalzato in diverse occasioni: sarai richiamato dagli abitanti del villaggio ogni qualvolta sentiranno importante ricordarti la tua identità, sia in momenti di gioia che di grande dolore. Diverrà inno nei momenti di conquiste e vittorie, ti accompagnerà nei riti della pubertà e gli abitanti del villaggio innalzeranno questo canto per onorarti. Ma potrà essere anche richiamo per eventuali comportamenti inadeguati e scorretti compiuti durante la vita. E quando sarà il momento di lasciare il tuo corpo il canto verrà intonato dalle genti del villaggio per accompagnarti al silenzio-suono »
Un canto per sempre è un racconto appartenente alla tradizione africana: introduce i contenuti che verranno esposti nei successivi articoli riguardanti la Musicoterapia durante il periodo prenatale. La sua lettura può permettere di capire meglio ciò che il canto, il suono e la musica possono significare per l’essere umano.
Il suono è un’esperienza significativa propria del bambino già nel grembo materno e il mondo sonoro del feto è fin dall’inizio connotato da ritmo e intonazione. Suoni, ritmi e intonazioni, possono venire memorizzati dal bambino e riascoltati dopo la nascita, vengono riconosciuti e inducono uno stato di tranquillità e rilassamento. Il suono post-natale, che riprende il suono prenatale, può acquistare per il bambino un significato importante, recuperando quel senso di benessere ideale, che ciascuno di noi immagina (vuole immaginare) nella vita prenatale.
La musicoterapia prenatale insegna un metodo che ingloba al suo interno un lavoro olistico completo, nel quale la donna, futura madre, riesce a trovare gli strumenti adatti per riscoprire parti di sé profonde, divenendo lei stessa protagonista attiva. Come Dea Madre imparerà a conoscere la propria orchestra e nel contempo sarà lei stessa a dirigere questa sinfonia. Le esperienze musicoterapiche offrono alla gestante la possibilità di vivere appieno l’esperienza di espressione artistica con il nascituro con consapevolezza, in maniera intensa e profonda, permettendo, tra gli altri risultati, una crescita personale.
L’utilizzo di suoni, voce e strumenti, ha una funzione determinante anche se è correlato ad altri aspetti assai importanti quali il respiro, l’uso del corpo e del movimento. Durante un’esperienza di musicoterapia prenatale si ascolta musica, che crea un legame con la vita intrauterina; si canta per rallentare i ritmi materni, si canta al bambino, si svolgono esercizi per allineare voce e movimento, si danza con e per il bambino, si sperimenta la propria creatività. Il suono diviene scoperta di vibrazioni ed energia che nutre e trasforma, strumento di relazione tra madre e bambino.
Tutto ciò ha lo scopo di aiutare le future mamme a mantenere un equilibrio psicologico, a incanalare energia, sconfiggere pensieri negativi, ansie e paure. Le future mamme, attraverso la melodia della voce, la respirazione, la dolcezza, il contatto e il canto, imparano ad amarsi e a dare amore al nascituro. Tutto questo avviene possibilmente in buona relazione con il partner. La musica diventa un mezzo rassicurante che permette al neonato di entrare con fiducia nel mondo che lo aspetta.
Un ulteriore rafforzamento degli effetti della musicoterapia è rappresentata dall’unione di questa disciplina all’elemento acqua, primo elemento di vita per ciascuno di noi. L’acqua, per le sue caratteristiche, potenzia ed amplifica, diviene ottimo trasmettitore per quel che concerne vibrazioni, suoni e musica, e al contempo favorisce la distensione e una respirazione più profonda di quella terrestre, divenendo luogo ideale per le attività proposte. Il feto nel grembo materno è in grado di sentire, ossia di percepire stimoli acustici provenienti dall’ambiente materno e dall’ambiente esterno.